La più grande operazione antiterroristica della Repubblica federale in Germania, contro il Movimento dei cittadini imperiali.
La Procura generale federale ha attuato un’operazione antiterroristica in Germania, per fermare tutti i componenti del Reichsbuerger (Movimento dei cittadini imperiali). Si tratta di una rete composta da politici, giudici ed ex soldati, con lo scopo di rivoluzionare il potere tedesco – non approvato – e instaurare un Reich sul modello di quello del 1871.
Finora sono state arrestate 25 persone su 52 sospettati (due in Italia e Austria), tutti facenti parte del Reichsbuerger, organizzazione di estrema destra messa al bando delle autorità tedesche nel marzo del 2020, e guidata da un principe della Turingia. I membri del Reichsbuerger avrebbero pianificato un colpo di Stato grazie soprattutto alla presenza di ex militari dell’esercito tedesco, il cosiddetto “braccio armato”.
Il movimento Reichsbuerger
Il movimento Reichsbuerger, guidato dal 71enne Heinrich Reuss, rampollo di un rinomato casato principesco della Turingia, non riconosce la legalità della Repubblica federale tedesca né alcuna delle sue autorità governative. Reuss dichiara che la Repubblica federale tedesca non sarebbe uno Stato sovrano, ma una “azienda” controllata dagli Alleati, ossia dagli Stati Uniti e della Nato.
Il braccio politico dell’organizzazione seguirebbe Birgit Malsack-Winkemann, una ex deputata dell’AfD, partito di destra alleato della Lega al Parlamento europeo. A lei sarebbe andato il ministero della Giustizia di un governo ombra composto anche da medici e giuristi.
Il braccio armato, invece, sarebbe composto da ex soldati dell’esercito federale e delle forze armate dell’ex Repubblica democratica tedesca, con a capo Ruediger von P., comandante dei paracadutisti della Rdt nei primi anni ’90. Con lui l’esercito sarebbe cresciuto di numero, infiltrandosi nei movimenti di protesta contro le misure anti-Covid del governo tedesco.